Personale e Impersonale
Nello Yoga le relazioni dovrebbero essere impersonali.
Cosa vuol dire questa affermazione che il nostro modello culturale, potrebbe definire "severa" o addirittura "sbagliata"?
Vuol dire provare un sentimento indifferenza verso l'altro?
Vuol dire che non mi deve importare di chi mi sta vicino?
Per avere qualche chance di comprendere questo concetto tanto lontano dalla nostra educazione, occorre prima di tutto chiarirsi su cosa sia l'Ego e sull'utilità di ridurlo.
Infatti riducendo il proprio Ego si può scoprire che le cosiddette relazioni "personali" sono le relazioni che il mio Ego costruisce con l'Ego degli altri.
Un Ego rimpicciolito invece lascerà trasparire la luce dell'Essere che sta alla base di tutte le manifestazioni del relativo: quell'Essere che è identico sia che si trovi dentro di me, sia che si trovi dentro l'altro, quell'Essere che è il punto di contatto di tutta la realtà.
Il rimpicciolimento dell’Ego, porta quindi in seno una trasformazione delle relazioni umane che da personali (relazioni tra gli Ego) diventano sempre più impersonali e cioè delle relazioni che non dipendono dalla relatività di ognuno, ma che trovano agganci con quello che di comune e immutabile ci lega in profondità.
Quindi una relazione impersonale, può implicare una certa dose di indifferenza, per la parte più superficiale dell'altro, del suo Ego, ma questo accade perché volge il massimo interesse per la sua essenza.
È chiaro che anche qui non esistono ricette preconfezionate e tutto non può che adattarsi alla propria storia, in un processo personale, fatto di piccoli passi, verso un maggiore equilibrio.
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